Lo sport ci rende migliori

n. 253, Gennaio–Febbraio 2016

Questo numero di Psicologia Contemporanea dedica uno spazio particolare al benessere e allo sport con due articoli di approfondimento:

LO SPORT CI RENDE MIGLIORI? di Isabelle Queval. L’attività sportiva è sempre benefica? Dipende da quello che ricerca chi la pratica: performance, equilibrio o padronanza di sé.

BIGORESSIA: QUANDO LO SPORT DA’ DIPENDENZA di Dan Véléa. La pratica sportiva può rendere dipendenti. La bigoressia è una forma disfunzionale del culto di sé, in una società sempre più esigente e perfezionista. Gli altri articoli della rivista affrontano le più diverse tematiche psicologiche e le loro applicazioni. Ecco qualche esempio:

IL DIFFICILE RUOLO DELL’ANZIANO di Luciano Arcuri. Le persone anziane sono diventate una componente sempre più consistente della popolazione italiana e il loro numero è in costante crescita. In genere, qual è la percezione che abbiamo degli anziani?

FIGLI MALTRATTATI di Antonella Lia. Si sente spesso dire che il mestiere di genitore è il più difficile del mondo. In realtà non è un mestiere, ma è l’espressione del proprio essere individuo, e non è sufficiente, come sostiene una diffusa retorica, mettere al mondo un figlio per diventare una persona migliore.

MALTRATTATI RESILIENTI di Anna Oliverio Ferraris. Gli studi sulle conseguenze del maltrattamento e degli abusi in famiglia sono ben più numerosi di quelli sulla resilienza dei bambini maltrattati, ciò però non significa che dai secondi non emergano indicazioni utili.

INCOERENZA ORGANIZZATIVA di Fabrizio Mastrofini. Nel mondo del lavoro i messaggi che la dirigenza fornisce ai dipendenti sono sempre coerenti? Le finalità specifiche e i “valori” di un’azienda risultano sempre chiari e comprensibili?