Facebook giovani e nuove tecnologie
n. 242, Marzo–Aprile 2014
Questo numero di Psicologia contemporanea dedica uno spazio particolare alla psicologia in carcere.
DIALOGHI DAL MONDO. I GRUPPI PSICOLOGICI INTERETNICI di Silvia Monauni e Daniele Vasari. Un’importante esperienza di dialogo multiculturale, in cui lo “straniero” non è più solo considerato come “diverso” e in cui tutte le differenze sono valorizzate.
L’AUTOLESIONISMO IN CARCERE. UN FENOMENO SOTTOVALUTATO di Gilda Scardaccione. Il carcere continua ad essere tuttora il mondo dell’esclusione, chiuso e sconosciuto al mondo esterno, che ne ha una rappresentazione stereotipata, al di là delle sofferenze dei detenuti che spesso vanno oltre la nostra immaginazione. Gli altri articoli della rivista affrontano le più diverse tematiche psicologiche e le loro applicazioni. Ecco qualche esempio:
L’EFFETTO PROUST. LA PSICOLOGIA DEI RICORDI INVOLONTARI di Manila Vannucci. Che cosa sono i ricordi involontari? Nella nostra vita quotidiana sono più frequenti di quanto si possa pensare e sebbene sembrino spesso inattesi, in realtà non sono casuali.
FACEBOOK. PIÙ PERICOLOSO PER L’OMOLOGAZIONE DEI CERVELLI CHE PER I BRUTTI INCONTRI di Serge Tisseron. Spesso i genitori mostrano grande preoccupazione sull’uso che i figli possono fare dei social network, in particolare di Facebook. Sono preoccupazioni motivate? Fanno bene a sorvegliare le attività on-line dei loro ragazzi? Non sarebbe preferibile riuscire a instaurare un rapporto di dialogo e di fiducia reciproca?
LE METAFORE NELLA VITA QUOTIDIANA di Luciano Arcuri. Molti studi dimostrano che le metafore non sono solo uno strumento linguistico, ma hanno un ruolo centrale nell’influenzare la memoria e la valutazione di stimoli sociali.
EMPATIA, MENTI A CONTATTO di Francesco Marchioro. Dopo gli interventi, negli ultimi due numeri della rivista, di Serge Tisseron e di Mauro Fornaro, sul ruolo dell’empatia in psicoterapia, ecco un altro importante contributo alla discussione.