La pericolosa illusione della scuola a distanza
Uno dei problemi della didattica a distanza è quello di non coinvolgere l’interezza del corpo e della socio-relazionalità del bambino.
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I mesi di confinamento in casa per l’emergenza del Coronavirus hanno costretto insegnanti e allievi, insieme alle loro famiglie, a ricorrere all’insegnamento a distanza per continuare a garantire un parziale proseguimento delle lezioni e dei contatti. Le difficoltà e le disparità sono state tantissime, non solo nei primi tempi, nonostante la buona volontà e l’impegno; i risultati sono stati molto disomogenei, con ricadute negative sugli allievi già più svantaggiati. Ora che l’emergenza pare rientrata sono in molti a temere che si sia innescata la tendenza a passare a una scuola sempre più a distanza e sempre meno in presenza, indipendentemente da esigenze di sanità pubblica. Contro questa prospettiva si sono già levate alcune voci che hanno voluto ricordare come la scuola sia educazione e non solo istruzione, e come l’educazione sia anzitutto socialità.
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Questo articolo è di ed è presente nel numero 282 della rivista. Consulta la pagina dedicata alla rivista per trovare gli altri articoli presenti in questo numero. Clicca qui