Essere genitori sufficientemente buoni: la biologia ci aiuta
La biologia favorisce i comportamenti di cura verso la prole sia nelle madri che nei padri, ma in questi ultimi la cultura ha un’influenza maggiore.

Le statistiche ufficiali certificano che in Italia il numero delle nascite è in drastico calo, seppure in modo molto diversificato nelle varie regioni, e non riesce più nemmeno a pareggiare il numero dei defunti. Nel 2019 si è registrato un nuovo record negativo: sono stati iscritti in anagrafe per nascita solo 420 170 bambini, il minimo storico dall’Unità d’Italia, con una diminuzione rispetto al 2018 di oltre 18 000 unità, pari a -4.5%. La diminuzione delle nascite non è un fatto recente, dal momento che è iniziata fin dagli anni Settanta del secolo scorso. Come conseguenza, il numero delle donne potenziali madri si sta ora progressivamente riducendo, mentre nel contempo stanno uscendo dall’età riproduttiva i contingenti più numerosi di donne nate nella cosiddetta epoca del baby-boom. Nel determinare la riduzione delle nascite, a queste ragioni storiche e strutturali si aggiungono molti altri motivi, di tipo non solo strettamente economico, tra loro intrecciati. Basti ricordare la persistente mancanza di politiche di sostegno alla famiglia, la cronica carenza – quando non assenza – di asili nido e anche di scuole per l’infanzia, la difficoltà per le donne a conciliare famiglia e lavoro.

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Questo articolo è di Silvia Bonino ed è presente nel numero 283 della rivista. Consulta la pagina dedicata alla rivista per trovare gli altri articoli presenti in questo numero. Clicca qui per leggerlo tutto