Sono molte le mamme che parlano dei propri figli sul web e ogni tanto incorrono in un’incriminazione per lesione della privacy. Al di là di questo eccesso, il problema è che rischiano di spacciare il loro bambino per ciò che vogliono vedervi, più che per ciò che egli sente di essere.

Un fenomeno crescente anche in Italia è il “mommy blogging”, la scelta di molte mamme di raccontarsi e di raccontare le vicende della propria famiglia online. Scrivere un diario è sempre stata una pratica comune per tante mamme. La psicologia ha infatti dimostrato da tempo che organizzare attraverso la scrittura i propri ricordi, emozioni e pensieri aumenta il benessere individuale e riduce il livello di stress. E dato che oggi praticamente tutte le mamme sono digitali – secondo una recente ricerca di FattoreMamma il 98% è dotato di smartphone – passare dalla scrittura di un diario al racconto su un blog è un processo indolore.
La ricerca di FattoreMamma descrive anche il profilo tipico delle mamme blogger: hanno tra i 35 e i 45 anni, per la maggior parte sono neomamme e nei loro blog parlano di maternità, figli e di come coniugare l’esperienza dell’essere mamma con il proprio percorso professionale. In generale, la principale motivazione che le spinge a raccontarsi in un blog è il desiderio di condividere la propria esperienza e di confrontarsi con chi sta facendo un percorso di vita simile.

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Questo articolo è di ed è presente nel numero 267 della rivista. Consulta la pagina dedicata alla rivista per trovare gli altri articoli presenti in questo numero. Clicca qui