Come parlare della morte ai bambini
Quando muore una persona cara, gli adulti sono spesso in difficoltà e non sanno come affrontare l'argomento con i bambini. Quali parole usare in questi casi? Lo abbiamo chiesto alla Prof.ssa Silvia Bonino, membro del comitato scientifico di Psicologia contemporanea e professore onorario di Psicologia dello sviluppo all'Università; di Torino.
Al di là della situazione specifica bisogna avere presente il quadro generale. In questo caso, la situazione culturale è quella in cui la morte viene considerata un tabù e il bambino non ha occasione di incontrare questa situazione.
La prima cosa da dire è di non tenere i bambini lontani dalla morte. Lo so che può sembrare un'affermazione forte. La prima reazione del genitore è pensare che i bambini si possano spaventare o non capire. Questo non è vero, sono i genitori che si spaventano e hanno un enorme difficoltà a parlare di questo argomento perché è a loro che fa male, più ancora che ai bambini.
Si può partire da cose molto semplici, ad esempio la pianta a casa che muore, l'uccellino che si trova morto in giardino sul terrazzo, l'animale di casa che sfortunatamente muore.
Ecco, bisogna cominciare col non nascondere queste realtà ai bambini, rispondiamo sempre alle loro domande, perché i bambini riflettono, guardano, mettono insieme le cose.
A maggior ragione non nascondiamo la morte delle persone. Quindi, se dovessere succedere di perdere un nonno, o qualche familiare, il fatto non va nascosto.
Per affrontare la cosa in maniera più morbida e, al di là del caso singolo, è importante non avere paura di portare i bambini alle feste rituali che sono dedicate ai morti, per esempio portare il bambino ai santi o al cimitero con sé, è un momento che aiuta i bambini a prendere dimestichezza con questo evento, in una forma non solo individuale, ma in una forma rituale collettiva. Insomma, i santi non devono essere solo Halloween.
Tra l'altro c'è un'antica tradizione italiana che è anche piacevole: i fiori sono un elemento , non dico di gioia, ma certamente di compenso alla tristezza.
Direi che questo è un modo indiretto di affrontare il discorso sulla morte. Quando poi purtroppo le situazioni della vita ci portano a dover affrontare momenti di forte impatto emotivo, è importante parlarne, essere disponibili e sottolineare il legame con le persone attraverso il ricordo, attraverso ciò che le persone positivamente hanno dato, non avendo paura di ricordare.
Mentre agli adulti questo può portare sofferenza, per i bambini invece è un modo per superare un distacco. L'aspetto di ritualità nella nostra società si è molto perso, ma soprattutto i bambini più piccoli ci tengono molto agli elementi di ritualità, ad esempio nel caso degli animali domestici, fare un funerale, un disegno con i ricordi più belli.
E’ importante dedicare un momento rituale per vivere non soli ma insieme alle altre persone il lutto. Il rito è importante perché permette di andare oltre alla sofferenza e tradurre in azioni concrete e di segnare un passaggio.
Per i bambini più grandi ci sono tanti racconti, letture, che possono venire in aiuto. In fondo anche le fiabe tradizionali hanno sempre trattato il tema della morte, perché la morte ha sempre fatto e sempre farà parte della nostra vita.