Alessio Beltrami, Luca Mazzucchelli

Imparare a donare contributi

Donare richiede coraggio e questo rende complesso e delicato il processo che guida ognuno di noi nel fare un dono.

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Il marketing che può aiutare i professionisti del benessere andrebbe interpretato al pari di un dono. Infatti, per essere apprezzati per le nostre competenze e la nostra esperienza, dovremmo imparare a donare. Non è un discorso romantico o una metafora, ma la realtà dei fatti: possiamo promuovere il nostro lavoro solo se entriamo nell’ottica di donare al prossimo qualcosa. Ecco perché fare marketing per ogni professionista del benessere richiede coraggio.

Proviamo a riflettere insieme sul carico emotivo richiesto ogniqualvolta decidiamo di usare in modo sano gli strumenti di marketing e comunicazione che abbiamo a disposizione. Facciamo qualche esempio per capirci meglio. Condividere contenuti utili per i pazienti a scopo divulgativo, per rendere chiari alcuni concetti e aumentare il grado di comprensione di chi ci legge, richiede il coraggio della responsabilità. Indipendentemente dal tema trattato, avremo la responsabilità delle parole scelte, della verifica delle informazioni e della fruibilità di quel contenuto. Una responsabilità che eviteremmo volentieri, visto che la nostra professione ci mette di fronte a un carico di responsabilità già molto alto. Per farlo, per compiere quel passo, non serve essere più preparati, serve il coraggio di affrontare situazioni in cui potremmo diventare vulnerabili anche per un piccolo errore. Per una virgola fuori posto, per una data sbagliata od omessa, e per qualsiasi altra imperfezione che contraddistingue la comunicazione umana.

Anche condividere la nostra idea, il nostro pensiero e rendere chiara quella che è la nostra sensibilità in campo professionale, richiede coraggio. Qui non è questione di sbagli o imprecisioni, ma di accettazione. Cosa penseranno di noi gli altri e, di conseguenza, come accetteranno ciò che siamo? Preferiremmo evitare di condividere il nostro punto di vista perché sappiamo bene che è sul piano personale che fioriscono contrasti e spaccature, ma perderemmo una grande opportunità.

La nostra preoccupazione è trasversale – dai colleghi ai pazienti – perché il nostro interlocutore costruirà un’opinione sul nostro lavoro utilizzando anche elementi personali.

Vista così, potrebbe sembrare una scelta saggia quella di evitare di esporci ed evitare di fornire pretesti che potrebbero essere mal interpretati, ma non esiste modo di donare – ossia di fare marketing sano – senza inserire questi elementi. È vero, i pericoli ipotizzati esistono e nessuno li può negare. Ma torniamo per un istante al dono. Non è forse vero che fare un brutto regalo ha il potere di compromettere una relazione? Eppure non ci tratteniamo dal fare un regalo se abbiamo a cuore la persona cui è destinato. Cercheremo semmai di evitare che il regalo risulti inopportuno, sbagliato, e in generale cercheremo di evitare che la nostra scelta possa apparire come banale o poco sentita. Ciò che dovrebbe essere chiaro a questo punto è che il marketing svolto tramite i contenuti funzionerà nella misura in cui la scelta dei contenuti da condividere sarà fatta con gli stessi criteri con cui scegliamo un regalo importante.

I contenuti sono potenti strumenti di marketing per ogni professionista del benessere e le occasioni per utilizzarli sono davvero tante. Quando pubblichiamo un articolo sul nostro blog stiamo regalando contenuti, e lo stesso accade quando pubblichiamo qualcosa sui social o quando inviamo informazioni via e-mail. Queste ed altre sono le situazioni quotidiane che ci vedono protagonisti nella creazione e diffusione dei contenuti.

Ora, tenendo a mente il regalo che dobbiamo fare, proviamo a vedere come costruire una strategia di marketing efficace impiegando gli stessi parametri di scelta per i contenuti.

• La scelta. A quali argomentazioni è più sensibile il nostro interlocutore? Cosa gli interessa maggiormente e su cosa cerca risposte con più forza? Qui siamo a un bivio: regalare i contenuti che sono più interessanti per noi o valutare cosa interessa al nostro interlocutore?

• La confezione. Forma e sostanza si bilanciano sempre. La carta da regalo quando parliamo di contenuti è rappresentata dalla forma e questo include la forma del contenuto. È più adeguato un video o un articolo testuale per regalare informazioni a chi ci segue? Ecco cosa significa scegliere la confezione.

• I modi. Consegnare un regalo richiede modi appropriati. La frustrazione di tanti professionisti che creano contenuti è quella di non essere apprezzati, ma a ben vedere si scopre che in molti casi i modi utilizzati per promuovere e distribuire quel contenuto non sono favorevoli a renderlo desiderabile. Se il regalo è importante, i modi dovrebbero confermarlo. Perché allora trattiamo la pubblicazione dei nostri contenuti come un’attività di poco conto?

• Il momento. Il tempismo nella vita è tutto, anche quando si tratta di fare un regalo. Lo scopo della comunicazione è anche quello di rendere reale la nostra presenza e non esiste soluzione che escluda una nostra presenza costante. Esserci, esserci in maniera regolare è ciò che serve, e quando parliamo di contenuti significa pubblicare in maniera regolare.

• Il biglietto. Nessun regalo sarà mai abbastanza importante da poter fare a meno di un biglietto.

Accompagnare i nostri contenuti con un “biglietto” significa prestare attenzione a tutto ciò che li accompagna sotto gli occhi dell’utente. Per un video YouTube il biglietto è rappresentato dal titolo e dalla descrizione, per un libro è la sua quarta di copertina e così via. Esiste sempre un “biglietto” che ha lo scopo di precisare e sottolineare alcune cose importanti che sarebbe bene comprendere prima di frui­re di quel contenuto. Non accompagnare il nostro contenuto con un biglietto significa privare chi lo riceve di informazioni importanti per apprezzarlo.

In conclusione, non è un lavoro semplice promuovere la nostra attività, ma al tempo stesso è un lavoro di relazione, è un lavoro umano. I contenuti sono il modo migliore di umanizzare il nostro lavoro. A noi l’impegno per riuscirci.

Alessio Beltrami, docente di Teorie e tecniche dei nuovi media presso l’Università Bicocca di Milano, è consulente di comunicazione specializzato in Content marketing e fondatore di Content
MarketingItalia.com

Luca Mazzucchelli, psicologo e psıcoterapeuta, è direttore di Psicologia contemporanea. Ha fondato il Servizio Italiano di Psicologia Online e il canale YouTube “Psicologia con Luca Mazzucchelli”. Con Giunti Psychometrics ha pubblicato il volume Fattore 1%. Piccole abitudini per grandi risultati (2019) e, con Davide Algeri
e Sara Gabri, Consulenza psicologica online (2018).

Questo articolo è di ed è presente nel numero 278 della rivista. Consulta la pagina dedicata alla rivista per trovare gli altri articoli presenti in questo numero. Clicca qui