Filippo Ongaro

Il coraggio di cambiare

Tanti rapporti anche sentimentali ristagnano nei silenzi e nell’inazione per paura della reazione del partner. Ma così i problemi non saranno mai risolti.

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La qualità delle nostre relazioni è fondamentale per il nostro benessere e perfino per la nostra salute. Un importante studio scientifico condotto dall’Università di Harvard conferma che salute e felicità dipendono in larga misura dal calore e dalla solidità della nostra vita relazionale. Questo studio ha una caratteristica che lo distingue da tanti altri progetti analoghi: dura da 75 anni. Proprio per questo le conclusioni a cui giunge sono ben più solide di alcune “supposizioni” estrapolate da studi di breve durata. Le conclusioni sono chiare: le persone con una vita di relazione più soddisfacente a 50 anni sono quelle più sane e felici a 80.

Solitudine e relazioni tossiche basate su attriti, competizione e incomprensioni di fondo sono nocive quanto fumo e alcol. E allo stesso modo, un senso di isolamento e solitudine non voluto può letteralmente danneggiare il corpo e la mente. Questo significa che un corpo sanissimo, nel contesto di relazioni malate non porta a una vita né lunga né felice. A volte intervenire sulle nostre relazioni sembra ancora più difficile che migliorare il nostro stile di vita. Eppure, se ci pensiamo bene, con chi passiamo le nostre giornate è forse la cosa che definisce meglio chi siamo.

Una relazione tossica si contraddistingue per il fatto che il rapporto è in costante pericolo a causa del comportamento o dell’atteggiamento dei partner. Qualche volta i difetti sono tutti da una parte, ma più spesso c’è un certo tipo di equilibrio di colpa nell’incompatibilità.

A minare alle basi il rispetto tra i partner è spesso l’eccesso di narcisismo. Un partner troppo narcisista tende a negare le ragioni dell’altro perché ritiene che siano di scarso valore rispetto alla pretesa visione di sé stesso come centro del mondo. D’altra parte, il detto «L’amore non è bello se non è litigarello», come tutti i proverbi, esprime un concetto di fondo vero: i litigi e le discussioni ci stanno, perché i partner tendono a completarsi, non sono sovrapponibili. Immagina il rapporto come un insieme di ingranaggi a ruote che si incastrano. Ogni tanto serve un po’ di olio per migliorare il meccanismo.

Ora, all’opposto, immagina un rapporto nel quale un partner evita sempre le discussioni per paura di litigare, di tirar fuori certi argomenti. Prima o poi scoppierà e farà saltare tutto l’ingranaggio, è solo questione di tempo. Ecco: un rapporto nel quale si rinuncia a discutere e a litigare per paura della reazione del partner è un rapporto malsano.

A volte uno dei partner pensa di essere inadeguato e così sente l’esigenza di cambiare per compiacere il partner. È evidente, in questo caso, che non ci si sente apprezzati e amati per quello che si è nella realtà. Vale anche il contrario: il partner che “minaccia” direttamente o velatamente l’altro, che, se non cambia, subirà delle conseguenze. Questa situazione è più comune di quanto si pensi e oltre a denunciare la presenza del solito narcisismo, prima o poi apre la strada alla violenza verbale o, peggio, fisica.
Le relazioni si possono cambiare così come ci trasformiamo noi. Ecco 3 pratiche che considero essenziali per iniziare a lavorare sulle proprie relazioni.

[1] Concentrati su ciò che puoi cambiare. La vita è fatta di alti e bassi. Non sempre tutto può funzionare come vogliamo. Alcune persone sviluppano dei meccanismi di gestione dello stress che sono più efficaci di altri. Imparano ad accettare le cose che non possono cambiare e a lavorare su quelle che invece possono essere cambiate. Parlando di relazioni, è bene capire che non possiamo cambiare gli altri, ma possiamo cambiare come noi interagiamo con gli altri. Invece di insistere nel volere che l’altro sia diverso, cambia tu, se ci tieni davvero.

[2] Rivitalizza le tue relazioni e orientale nella direzione che vuoi tu. Le relazioni possono essere orientate e pilotate. Quando subentra la noia si possono trovare nuove cose da fare. Quando invece ci sono interessi troppo lontani si può provare a svilupparne uno in comune. Fare esperienze assieme è fondamentale perché una relazione cresca e si solidifichi.

[3] Abbi il coraggio di tagliare le relazioni che ti fanno solo male. Quando tutto è stato provato occorre affrontare con coraggio il fatto che una relazione che fa solo male dev’essere terminata. Il vecchio detto «Meglio soli che mal accompagnati» in questo caso è vero. Anche perché solo interrompendo una relazione tossica ci diamo la possibilità di stabilirne altre, salutari. È facile isolarsi e forse ancor di più accettare passivamente relazioni che non ci appagano. Gli anni passano e la situazione a un certo punto sfugge di mano fino ad apparire irrisolvibile. È qui che subentra una forma di rassegnazione che pesa tanto sul nostro umore quanto sulla nostra salute.

Vale la pena ricordarsi che non abbiamo solo il diritto, ma anche il dovere, di provare a vivere la vita al meglio. A volte servono scelte coraggiose per farlo. Il coraggio lo si trova nella sincerità, nell’onestà di vedere ciò che non funziona e provare a correggerlo. Abbiamo bisogno di cambiare la nostra mentalità, prim’ancora di trovare il coraggio di cambiare i nostri comportamenti.

Allora, non perdere altro tempo, impara subito a migliorare te stesso!

Filippo Ongaro, già medico degli astronauti e professore a contratto all’Università di Bologna e al King’s College di Londra, è un esperto di crescita personale e alta prestazione. Vive e lavora in Svizzera.
www.filippo-ongaro.com

Questo articolo è di ed è presente nel numero 282 della rivista. Consulta la pagina dedicata alla rivista per trovare gli altri articoli presenti in questo numero. Clicca qui