Romeo Lippi

Vasco Rossi, la rockstar del qui e ora

Il blasco non è un cantante, è un’esperienza. E molte delle sue canzoni comportano un’assunzione di sè nell’attimo flagrante.

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Vasco Rossi, l’uomo della vita spericolata, colui che sconvolse Sanremo con Vado al massimo, l’artista che nel 2017 ha battuto il primato mondiale del concerto con il più alto numero di spettatori paganti: più di 225 000 persone radunatesi a Modena per celebrare i quarant’anni di carriera del Blasco. Nessuno come lui ha diviso l’opinione pubblica e il gusto musicale: se da una parte i fan lo vedono come un “profeta”, dall’altra molti lo criticano per uno stile banale e troppo istintivo. Perché Vasco stimola rea­zioni così contrastanti? 

Egli fa dell’autenticità e delle emozioni forti i suoi marchi di fabbrica, e un approccio così netto sviluppa una polarizzazione importante; quando il rocker di Zocca (sua cittadina natale) si esprime lo fa in maniera forte e tagliente: o ti piace o non ti piace. Niente mezzi termini: il Blasco non è un cantante, è un’esperienza

L’“esperienza Vasco” ricorda un approccio psicoterapeutico molto emotivo, molto diretto a far provare al paziente esperienze viscerali: la psicoterapia della Gestalt. “Gestalt” è una parola tedesca che indica la totalità della forma di una struttura unitaria significativa, cioè una configurazione globale in cui la somma è più delle parti. Per esempio, la nostra coscienza e la nostra esperienza del mondo sono delle Gestalten: non possiamo ridurle alla semplice giustapposizione di stimoli, sono qualcosa di più; tant’è che il mistero della coscienza è una delle sfide più complesse e stimolanti per la scienza. Nella pratica clinica, questo indirizzo psicoterapeutico suggerisce di abbandonare la comprensione dei perché (come indica la psicoanalisi), di non inseguire l’apprendimento (come promuove il comportamentismo) e di immergersi nell’esperienza. L’esperienza è la forma più alta di conoscenza di sé, quindi lo psicoterapeuta gestaltico ha l’obiettivo di dirigere il paziente nel percorso del percepirsi nell’hic et nunc come via maestra per la risoluzione delle problematiche. 

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Questo articolo è di ed è presente nel numero 274 della rivista. Consulta la pagina dedicata alla rivista per trovare gli altri articoli presenti in questo numero. Clicca qui