Paola A. Sacchetti

Narcisi: come riconoscerli e proteggersi nella relazione con loro

Siamo tutti un po’ narcisi. Ci piace piacere, farci ammirare dagli altri, ricevere like su Facebook e cuoricini su Instagram, sentirci speciali, ricevere complimenti e approvazione per il nostro lavoro, il look o le conversazioni brillanti, non ci piace essere criticati. Basta questo per essere dei narcisisti? Certamente no. Soprattutto in un’epoca come quella moderna, in cui “apparire” e condividere sui social è diventato parte delle routine quotidiane.

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Il termine narcisismo come viene spesso usato nel linguaggio comune, ossia la tendenza a essere vanitosi e a voler piacere, non rappresenta il disturbo vero e proprio se non in minima parte. Nella nostra società, infatti, la cura del corpo, l’immagine di sé, la competizione con gli altri per emergere hanno grande rilevanza.

Ognuno di noi ha dei tratti narcisistici, più o meno accentuati, al punto che si parla di “spettro narcisistico” proprio per indicare il continuum dal sano al patologico. Per alcuni questi tratti sono solo la punta di un iceberg della struttura della personalità, ma, proprio per l’epoca in cui viviamo, può essere difficile individuare il confine che separa il sano dal patologico. 

NARCISISTA, CHI SEI?

Anche se i narcisisti sono più frequentemente maschi, non mancano le donne, e in questo articolo, solo per comodità espositiva, useremo la forma al maschile. 

Il narcisista è spesso carismatico, brillante, interessante. Si veste con cura, è attento alla forma fisica. Quando è in gruppo è il polo d’attrazione, è un abile oratore, gestisce la conversazione trovando argomenti a lui congeniali e riesce a farsi apprezzare per simpatia e ironia. Sul lavoro è perfezionista, spesso ricopre ruoli di potere o prestigio. 

Incontrando un narcisista, nella vita di relazione così come in quella professionale, si ha una prima impressione positiva, è molto affascinante, simpatico, esuberante, intelligente, acuto, se ne resta facilmente affasciati e ammaliati. A lungo andare, però, ci si rende conto che è una maschera, un ruolo interpretato per ottenere quello che vuole davvero: ammirazione costante, approvazione completa, adorazione assoluta. 

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