Paolo Ruggeri

Leadership: Il mio successo? Il tuo successo

Leader è colui che aiuta gli altri a tradurre in realtà i propri sogni e che spesso, da questo, trae anche un profitto personale.

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Ho cominciato la mia carriera professionale in Italia nel 1990, a 23 anni. Avevo viaggiato tanto all’estero, non ero diplomato e anche la mia conoscenza della lingua italiana era un po’ peggiorata. Tornato in Italia, non avendo molte opportunità di occupazione, accettai di aiutare mio fratello come operaio in una corderia. 

Oggi di anni ne ho 52 e possiedo otto importanti aziende situate in diversi punti del globo, che a loro volta ne controllano almeno altre dieci. I miei libri sono stati tradotti in nove lingue e hanno venduto oltre 250 000 copie. Dirigo un’associazione senza fini di lucro, “Imprenditore Non Sei Solo”, che previene i suicidi di imprenditori in Italia, e ogni mese vengo chiamato in tutto il mondo a parlare di come si costruiscono aziende di successo. 

Quello che c’è in mezzo si chiama leadership. Non una qualità ottenuta alla nascita o di cui fossi dotato per carattere, ma una qualità che, come vedremo in questa serie di articoli, sviluppi poco per volta. A chi non condividesse questo punto di vista basti ricordare che ancora oggi, quando incontro i miei compagni delle scuole medie e superiori, questi mi ricordano come una persona timida, schiva e per certi versi introversa. 

 

Iniziamo con il definire la parola: “leadership” significa “qualità del leader”, cioè della persona che guida gli altri. Di fronte a tale definizione alcuni potrebbero pensare che il leader sia colui che è in grado di motivare e manipolare gli altri affinché facciano quello che lui vuole, ma, dal mio punto di vista, non c’è niente di più sbagliato. Leader è colui che aiuta gli altri a realizzare i propri sogni. È solo contribuendo al successo degli altri, infatti, che loro (in molti casi, sia pure non sempre) contribuiranno al nostro. Un leader è una persona che quando la incontri cambia in meglio la tua vita. Per essere un leader non serve necessariamente parlare di fronte a platee di centinaia di persone. Uno psicologo che aiuti un paziente a superare una paura, come per esempio quella di parlare in pubblico, è sicuramente un leader; un commesso di panetteria che, grazie al suo duro lavoro, aiuti a migliorare lo stato economico del luogo in cui lavora è sicuramente un leader; un insegnante che sforni alunni competenti, o anche solo curiosi di approfondire, è un leader. Insomma ognuno di noi, anche se al momento la sua sfera di influenza non è molto estesa, può esercitare leadership aiutando gli altri a cambiare in meglio la propria vita.

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Esercitando questa influenza positiva e continuando a mantenere alta la propria curiosità di fronte a eventuali insuccessi, è possibile vedere la propria area di influenza, e quindi la propria leadership, crescere fino a trovarsi ad essere sempre più coinvolti nella vita e nelle vicende di tante altre persone che vedranno in noi dei validi collaboratori per realizzare i propri obiettivi. Anche se le migliaia di libri letti hanno sicuramente aiutato, ci sono dieci incontri o intuizioni che hanno contribuito in questi ventinove anni a forgiare in modo importante il mio carattere e a rendermi una persona maggiormente in grado di aiutare gli altri e quindi, in ultima analisi, qualcuno con cui sempre più persone volevano interagire. 

Il primo incontro avvenne nel 1991. Avevo appena cominciato a lavorare come venditore di franchise per una società svedese di cui conoscevo il direttore generale. Il mio compenso era uno stipendio fisso, un rimborso per le spese di viaggio e un bonus ad ogni franchise venduta. Dopo tre mesi di lavoro, nonostante fossi stato in Italia, Portogallo, Spagna e Taiwan, con mia grande frustrazione non avevo venduto niente… Quando ricevevo le chiamate del presidente dell’azienda che mi chiedeva come stessero andando le cose mi sentivo come un ladro che stava consumando la ricchezza dell’impresa senza produrre niente. Un bel giorno, stanco della frustrazione e del dovermi giustificare, presi coraggio e inviai un fax in azienda: da quel giorno avrei rinunciato alla parte fissa del mio compenso e avrei percepito unicamente il rimborso delle spese e una percentuale (più elevata) sul valore di ogni franchise venduta.

Avevo affermato, con coraggio, una verità straordinaria: chiunque avesse collaborato con Paolo Ruggeri, da quel momento in poi avrebbe solo guadagnato del denaro e mai perso dei soldi. Provai immediatamente una sensazione di libertà, ma la cosa straordinaria avvenne tre settimane dopo: vendetti due franchise in un colpo solo e io, che nella mia vita avevo sempre guadagnato poco, guadagnai una provvigione equivalente a 10 000 €
dei tempi di oggi. Avevo sfondato. E quella fu la mia prima grande intuizione professionale: il denaro dipende dal valore dei servizi che fornisci, e se vuoi guadagnare più denaro devi cercare di dare a chiunque interagisca con te più di quanto egli si aspetti. 

Se hai coraggio e fai quello che è giusto, prima o poi le tue capacità emergeranno per davvero. E questo fu il mio primo passo verso la leadership: la produttività e lo scambio, quello vero, quello dove gli altri guadagnano.

PAOLO RUGGERI, imprenditore di successo a livello internazionale, è autore di numerosi best seller ed è socio fondatore della casa editrice OSM. 

Questo articolo è di ed è presente nel numero 277 della rivista. Consulta la pagina dedicata alla rivista per trovare gli altri articoli presenti in questo numero. Clicca qui