Matteo Lancini

La famiglia è cambiata. Anche per i figli

Negli ultimi anni la famiglia è passata da un modello genitoriale fatto di norme, ingiunzioni e punizioni, a uno che rispetta l'identità specifica del figlio e ne supporta la crescita dialogando con lui. Dal "devi obbedire!" al "devi capire".

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Mai come oggi parlare di famiglia è difficile. Esistono molteplici tipologie di famiglie: composte e ricomposte, allargate, monoparentali, omogenitoriali, e così via. Lo stesso concetto di famiglia è al centro di accesi dibattiti che, al di là delle differenti posizioni, segnalano come gli individui oggi ritengano che a determinare la nascita e lo sviluppo di una famiglia siano il legame e il vincolo affettivo con un’altra persona, e non per forza la celebrazione di un matrimonio.

Ogni singola famiglia ha peraltro una sua storia peculiare, specifica e unica che non merita semplificazioni. Tuttavia, molteplici ricerche di diverse discipline sociali concordano nel rilevare un sostanziale cambiamento del modello educativo familiare prevalente. Nel corso degli ultimi decenni abbiamo infatti assistito al progressivo passaggio da una famiglia tradizionale e normativa a una famiglia affettiva e relazionale. I miti affettivi che hanno sostenuto in passato la declinazione del ruolo materno e paterno si sono profondamente modificati, dando vita a una famiglia che oggi si costituisce su basi diverse e sostiene la nascita e la crescita del figlio a partire da rappresentazioni del bambino molto differenti da quelle del passato.

LA FAMIGLIA DELLA MADRE VIRTUALE

È quello che da qualche anno io chiamo il passaggio dalla “famiglia del padre simbolico” a quella “della madre virtuale”, sintetizzando così la metamorfosi di un nucleo non più fondato sull’autorità paterna, bensì sul governo materno, a distanza, della vita dei figli. Oggi si cresce spesso distanti con il corpo ma molto vicini con la mente, in una famiglia che ha ridotto la prossimità fisica quotidiana al figlio sin dalla più tenera età, in cambio di una maggiore attenzione agli aspetti emotivi e all’affiancamento del bambino nello sviluppo delle sue inclinazioni e aspirazioni. Diversi sono stati i motivi che hanno promosso tale cambiamento e molti di questi hanno a che fare con profonde trasformazioni culturali e sociali. Non è possibile passarli tutti in rassegna, ma è certo che il nuovo modo di costruire e dare senso all’identità femminile e maschile, la ricontrattazione dei ruoli in famiglia, il cambiamento delle teorie sulla mente e sugli affetti dei bambini, la diminuzione nella società delle componenti sessuofobiche, il precoce incontro ecografico sono solo alcuni dei fenomeni che hanno contribuito a modificare i miti affettivi della madre e del padre. Miti affettivi che sono fondamentali perché determinano le basi sulle quali nascono e si costruiscono le famiglie e che orientano la progettazione, la gestazione, la nascita e lo sviluppo dei figli. (continua sulla rivista...)

Questo articolo è di ed è presente nel numero 260 della rivista. Consulta la pagina dedicata alla rivista per trovare gli altri articoli presenti in questo numero. Clicca qui