Gestione delle emozioni: il Disgusto
Quando una situazione ci provoca ribrezzo, per salvaguardare le relazioni possiamo provare a guardare le cose da un punto di vista diverso.

Nell’ultimo articolo di questa rubrica abbiamo cominciato a introdurre il tema della gestione delle emozioni negli ambienti di lavoro, affermando come alcuni dei processi di inevitabile trasformazione che nel tempo subiscono le organizzazioni spesso falliscano per la scarsa attenzione posta all’ascolto e alla comprensione della componente soggettiva delle emozioni. A partire da questo numero ci occuperemo di volta in volta di come affrontare e gestire specifiche emozioni: in questo primo articolo ci occuperemo del disgusto.
Dal punto di vista biologico, i meccanismi emozionali servono al corpo per prepararsi ad affrontare eventuali sfide o situazioni di pericolo, come una specie di campanello di allarme. Corpo e mente sono inscindibilmente connessi da un legame molto stretto, e l’uno influenza l’altra. Il disgusto appartiene, insieme a rabbia, paura e felicità, al novero di quelle emozioni che richiedono un’intensa attivazione fisiologica per generare l’azione corrispondente e che per questa ragione sviluppano un maggiore calore corporeo. (CONTINUA...)


Vuoi leggere la versione completa dell’articolo?
Accedi al sito se sei già iscritto oppure Registrati al sito!.
AccediContenuti esclusivi per registrati al sito:

Questo articolo è di ed è presente nel numero 274 della rivista. Consulta la pagina dedicata alla rivista per trovare gli altri articoli presenti in questo numero. Clicca qui