Alessio Beltrami, Luca Mazzucchelli

Distorsioni comunicative online

Anche in rete ci sono scambi di messaggi alterati, frutto di un dialogo inficiato da pregiudizi e negatività. impariamo a non farci catturare.

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Comunicare significa costruire e consolidare relazioni, sempre. Forse per questo chi ha la capacità di costruire relazioni sane offline ci riesce anche online, e i contenuti online sono un magnete con la forza di generare attenzione e avvicinare le persone al nostro messaggio. Attrarre è il loro lavoro. Attrarre è una virtù, ma esiste anche qualche controindicazione. Ed è qui che dobbiamo diventare vigili. 

Esporci, regalare informazioni, fornire risposte e diventare divulgatori nel nostro campo può anche generare relazioni che poco hanno a che vedere con il concetto di relazione sana. Questa dinamica è facilitata dalla possibilità di comunicare attraverso piattaforme di messaggistica, commenti, blogging, app e social network. In pratica, comunicando non condividiamo solo il nostro pensiero e la nostra conoscenza, ma diventiamo raggiungibili con un click esponendoci a una connessione diretta e intima come quella della messaggistica privata.

Arrivati a questo punto è facile cadere in un equivoco pericoloso, perché la risposta ai rischi di un contatto sgradevole non è la chiusura, bensì lo sviluppo di quella sensibilità che ci permette di identificare a prima vista se la persona che sta tentando di stabilire un contatto con noi è animata da intenzioni sane o tossiche. Va specificato perché è facile sentire professionisti che giustificano la loro assenza dal mondo online motivandola come una difesa necessaria.

La verità sta nel mezzo: se è vero che lasciando aperta la porta potrebbe avvicinarsi qualche malintenzionato, è vero anche che quella porta aperta ci permette di costrui­re relazioni preziose. Inoltre non è mai esistito un periodo storico così ricco di opportunità per costruire relazioni sane, non dimentichiamolo. Resta una componente di rischio, e allora come gestire la presenza di quei soggetti che non hanno intenzione di stabilire con noi una relazione sana? Il primo passo è riconoscerli, ed esistono alcuni atteggiamenti che costituiscono un campanello d’allarme. Nei casi che seguono, riconoscere di trovarci in una situazione critica ci aiuterà a uscirne indenni. 

4 CAMPANELLI D’ALLARME  DI UNA RELAZIONE ONLINE  PERICOLOSA 

Vena polemica. Ogni confronto nato all’insegna della polemica e della puntualizzazione non promette bene. Non facciamoci confondere, però. Il punto non è il messaggio (per esempio, abbiamo sbagliato a inserire una data e ce lo fanno notare), ma il tono e l’intento con cui questa comunicazione nasce. In sintesi, potremmo dire che la vena polemica emerge quando l’intento non è quello di aiutare, ma quello di correggere facendo notare l’errore. Non a caso, questo tipo di interazione avviene volutamente in pubblico. Ringraziare senza alimentare il confronto è il modo migliore per smorzare ogni complicazione sul nascere.

Provocazione esplicita. L’arte della provocazione – se ben padroneggiata – può far perdere la calma anche alle persone più equilibrate. Online in molti la praticano. Lo vediamo in ogni commento o messaggio che volutamente isola un elemento per distorcerlo ed esasperarlo a favore della tesi che l’interlocutore vuole sostenere. Quando fiutiamo la chiara intenzione di provocare dovremmo stare alla larga dal dialogo perché è chiaro che chi distorce di proposito la realtà non ritornerà in carreggiata dopo una nostra risposta dettagliata, precisa e logica. Al contrario, tutte le discussioni online che vediamo degenerare sono alimentate dalla buona fede di chi cerca di spiegare e argomentare, laddove le intenzioni della controparte sono chiaramente distruttive sin dall’inizio.

Offesa gratuita. È più rara di ciò che si possa pensare e anche più innocua. L’offesa gratuita, infatti, fa meno danni di una provocazione o di una polemica perché di fronte all’offesa quasi tutti capiamo che non esistono i presupposti per dialogare.

Lunghezza (richiesta eccessiva di tempo). Quarto campanello d’allarme da non sottovalutare per non inciampare in relazioni tossiche, anche se le valutazioni che seguono richiederebbero molti distinguo. Di base, di fronte a un primo messaggio eccessivamente lungo dovremmo stare attenti. Se l’interlocutore manca del buon senso per capire che lo spazio altrui non si può invadere con una richiesta di tempo eccessiva, è probabile che ci saranno problemi. Nel mondo offline tali anomalie le avremmo riconosciute a occhio nudo perché una persona che si presenta in studio senza appuntamento pretendendo di essere ricevuta o una persona che ci raggiunge per la prima volta al telefono incalzando con una telefonata che fatichiamo a interrompere ci avrebbero fatto capire molto. Online, invece, è facile fare confusione.

Attenzione, non significa che online, via email o messaggistica, non si possano creare confronti corposi, ma pensare di eludere la naturale costruzione a step di una relazione ci fa capire che l’interlocutore non ha intenzione di rispettare le regole e questo è un indicatore preciso. Chiaramente ci sono anche molti messaggi che nascono da buone intenzioni, ma quando per la prima volta ci presentiamo a una persona e ipotechiamo arbitrariamente 10-15 minuti del suo tempo dando per scontato che esistano già i presupposti per instaurare un dialogo, stiamo dimenticando che anche le relazioni più importanti nascono per gradi.

Quando queste casistiche diventano un problema? Quando ne sottovalutiamo l’importanza. Non esistono assoluti e nessuno di tali indicatori presi singolarmente potrebbe diventare una regola, ma ignorare quanto descritto e aspettarsi che vada tutto bene è esattamente ciò che è stato fatto da tutti coloro che si sono poi ritrovati a dover gestire relazioni online problematiche.

Alessio Beltrami, docente di Teorie e tecniche dei nuovi media presso l’Università Bicocca di Milano, è consulente di comunicazione specializzato in Content marketing e fondatore di ContentMarketingItalia.com

Luca Mazzucchelli, psicologo e psicoterapeuta, è direttore di Psicologia contemporanea. Con Giunti Psychometrics ha pubblicato i volumi L’era del cuore. Come trovare il coraggio per essere felici (2020), Fattore 1%. Piccole abitudini per grandi risultati (2019) e Consulenza psicologica online (con D. Algeri e S. Gabri, 2018).

Questo articolo è di ed è presente nel numero 282 della rivista. Consulta la pagina dedicata alla rivista per trovare gli altri articoli presenti in questo numero. Clicca qui