Diego Ingrassia

Una guida per realizzare le nostre potenzialità

La funzione del coach è di motivare il cliente a superare i propri limiti. Per far questo il coaching lavora sulla resistenza al cambiamento del soggetto e sulla ridefinizione di come i limiti sono percepiti

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Il punto di partenza di questa riflessione potrebbe sembrare un gioco di parole e invece ci permette di analizzare il fenomeno coaching sotto due differenti prospettive: la lente del coach e quella del coachee, colui che nella dinamica del coaching è il cliente. Come sappiamo, l’attività di coaching può variare in base ai differenti approcci e ai diversi stili personali, ma un dato sul quale sembrano convergere tutti i professionisti del settore è quello di descrivere il coaching come un efficace processo per liberare potenzialità inespresse o male incanalate. Il coach, osservando la relazione da questa prospettiva, si presenta come un partner, un professionista esperto che aiuta il cliente a fare chiarezza, con l’obiettivo di mettere a fuoco il percorso più efficace per arrivare al risultato desiderato. Questa riflessione sembra provenire da molto lontano, da colui che è considerato il padre della scienza moderna. Galileo Galilei, infatti, affermava: «Non puoi insegnare qualcosa a un uomo, lo puoi solo aiutare a scoprirla dentro di sé».(...)

Questo articolo è di ed è presente nel numero 263 della rivista. Consulta la pagina dedicata alla rivista per trovare gli altri articoli presenti in questo numero. Clicca qui