Fabrizio Quattrini

Poliamore: cos'è e perché ci sono persone che lo scelgono

L’essere umano è per natura poligamo. L’esperienza della monogamia è stata costruita ad hoc nelle diverse culture per garantire alla prole la paternità, introducendo un nuovo concetto di relazione intima e di famiglia. In realtà nella storia sono sempre esistiti gruppi in cui l’esperienza “poli” era contemplata e vissuta in armonia e grande rispetto tra le persone. Il concetto di poliamore quindi apre le porte a quello più complesso di polifamiglia e polifedeltà.

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IL POLIAMORE

Semplicemente, una relazione di tipo amoroso dove la consensualità tra i partner permette di avere contemporaneamente più rapporti di tipo affettivo-intimo-erotico e sessuale, in armonia e rispetto reciproco.

Il concetto di poliamore è molto lineare, e allo stesso tempo complesso. Alla base della semplicità è chiaro il desiderio di volere rappresentare se stessi in una relazione di non monogamia etica.

La complessità è rivolta alla società, una società che difficilmente accetta e comprende l’altro diverso da sé, etichettando come sbagliato tutto quello che si discosta dal complesso mondo della normatività.

Nella dinamica poliamorosa non esistono differenze rispetto al genere e all’orientamento sessuali, quanto la libertà di condividere volontariamente e consensualmente l’esperienza dell’amore. Così come viene rappresentato anche in una mappa dell’amore “poli” sono molte le relazioni possibili all’interno di questa “nuova” dimensione sesso-sociale.

Relazioni aperte, relazioni poli-mono, scambismo, giochi BDSM e altre tipologie spesso di non facile comprensione che hanno in comune dei principi: rispettare l’altro diverso da sé e la consensualità nel vivere l’esperienza affettivo-intimo-erotico-relazionale.

SCEGLIERE UN RAPPORTO POLIAMOROSO

L’esperienza delle persone poliamorose sottolinea la necessità di un coming out per affermare il proprio desiderio di vivere all’interno di una relazione di non monogamia etica. 

Il coming out, termine preso in prestito dal movimento lgbt+, sottolinea la necessità di uscire allo scoperto, sdoganando la dimensione relazionale spesso obbligata dalla società di riferimento.  Gli individui non scelgono di vivere in un rapporto poli, ma sentono l’importanza di affermare se stessi all’interno di una non monogamia etica. 

L’esperienza delle relazioni poliamorose può essere inquadrata in diverse dinamiche. Ci sono persone che stringono una relazione con due partner che ad esempio non interagiscono tra di loro, altre invece condividono l’esperienza romantico-sessuale contemporaneamente tra tutti i membri della famiglia “poli”. Chiaramente, come avviene in tutte le dinamiche relazionali monogamiche e non monogamiche di tipo etico possono essere presenti sia il tradimento, che la gelosia.

Tradire per una persona poli può essere espressione di trasgressione, che comporta comunque disagio e sofferenza all’interno della relazione poliamorosa. Infatti, con il tradimento sono infrante le regole di base dell’apertura, della fiducia e del rispetto, similmente alla relazione monogamica. 

La gelosia che è presente nelle relazioni “poli” può avere una dimensione relazionale più funzionale rispetto alle relazioni monogamiche. Tra gli individui poliamorosi prevale la possibilità di affrontare il disagio legato alla gelosia, evitando di accettare passivamente e perdere il controllo. 

Le relazioni poliamorose non sono relazioni promiscue dove le persone vivono liberamente la propria esperienza sessuale. Il poliamore è, come sottolinea il termine stesso, espressione di sentimenti, ricerca dell’intimità (anche sessuale) e dell’affettività con più persone. Un orientamento relazionale dove affettività, amore e sesso convivono in perfetta armonia.