Elettra Pezzica

Perché scegliamo di non tradire

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L’infedeltà è un comportamento più comune di quanto si creda, basti pensare che alcune ricerche recenti quantificano la percentuale di partner infedeli addirittura al 60%. Eppure molte altre coppie scelgono, per una ragione o per l’altra, di essere fedeli. In un’epoca in cui – complice anche la tecnologia – tradire non è mai stato così facile, che cosa motiva le persone alla fedeltà? Questo il tema chiave di un studio condotto dai ricercatori dell’Università di Nicosia (Grecia) e da poco pubblicato sulla rivista Personality and Individual Differences.

In un primo studio, i ricercatori hanno intervistato 166 soggetti (il 44% dei quali era sposato, il 26% fidanzato, il 15% single e il 15% divorziato), chiedendo di identificare le ragioni che impedivano o avevano impedito loro di tradire il proprio compagno o compagna. Globalmente, sono state identificate 47 ragioni, tra cui «Il mio partner mi tratta bene»,  «Mi preoccupo di cosa penserebbe la gente se il tradimento venisse fuori», «Non mi sentirei bene con me stesso/a a commetterlo» e «Non ho mai avuto occasioni per farlo».

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Le 47 motivazioni sono state poi ricondotte a 8 fattori chiave: 1) soddisfazione per la relazione; 2) stigma sociale; 3) vergogna nel caso il tradimento dovesse diventare di dominio pubblico; 4) senso di colpa personale; 5) mancanza di occasioni; 6) paura della reazione del partner; 7) scelta volontaria di «non mettersi nei guai»; 8) paura delle conseguenze per sé stessi. 

I ricercatori hanno quindi condotto un secondo studio, in cui hanno chiesto a un campione indipendente di 576 soggetti di valutare quanto ciascuna delle 47 ragioni identificate potesse dissuaderli dal tradire. Ai soggetti è stato anche somministrato un test di personalità, la versione breve del Big Five. Ebbene, i risultati hanno mostrato come nella “top 3” delle motivazioni per cui le persone sceglievano di non tradire vi fossero la soddisfazione per la propria relazione, il senso di colpa personale e la paura delle conseguenze per sé stessi. I ricercatori hanno anche cercato di identificare quali tratti di personalità siano maggiormente associati all’attitudine a tradire o a rimanere fedeli. Innanzitutto, gli uomini hanno mostrato una maggiore propensione a tradire rispetto alle donne. Inoltre, più un soggetto aveva ottenuto punteggi alti in una scala del test denominata «apertura all’esperienza» (che misura la predisposizione a ricercare stimoli esterni al proprio contesto ordinario), maggiore era la sua propensione a tradire. Al contrario, più alto era il punteggio di un soggetto in un’altra scala del test, denominata «coscienziosità» (raggruppante tratti come precisione, affidabilità, accuratezza, perseveranza), minore era la sua propensione al tradimento

Insomma, la propensione alla fedeltà sembra dipendere sia da fattori connessi ai benefici derivanti dalla relazione corrente sia da fattori relativi ai potenziali costi del tradimento. Inoltre, un certo ruolo potrebbe essere giocato dai tratti di personalità: se state cercando un partner fedele, il tratto della coscienziosità potrebbe davvero fare la differenza.

 

Elettra Pezzica


Apostolou M., Panayiotou R. (2019), «The reasons that prevent people from cheating on their partners: An evolutionary account of the propensity not to cheat»,
Personality and Individual Differences, 146, 34-40, DOI:
https://doi.org/10.1016/j.paid.2019.03.041

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