Alessio Beltrami, Luca Mazzucchelli

Moltiplicare il tempo a nostra disposizione per comunicare meglio

Alcune app ci consentono di memorizzare in modo funzionale spunti e idee che ci balenano, ma che lì per lì non abbiamo il tempo di approfondire.

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Esiste un’enorme quantità di informazioni utili che ogni professionista del benessere potrebbe fornire ai pazienti grazie al web. Sarebbero il miglior biglietto da visita mai esistito nel mondo delle professioni del benessere. Sarebbero in grado di avvicinare con fiducia e interesse i pazienti allo studio di ogni bravo professionista. Ma ciò non accade, o meglio accade così raramente che desta stupore. Insomma, quella che potrebbe essere una grande opportunità viene colta di rado e così si continuano a stampare biglietti da visita come se fossero l’unico canale di comunicazione con tutti quei pazienti che sono in cerca di risposte. Le stanno cercando sul web e noi stampiamo biglietti da visita…
La verità include un altro elemento: le risposte ci sono, ma è il tempo che manca. Tempo per leggere, tempo per scrivere – o per registrare un video – e tempo per pensare. Già, perché creare contenuti che contengano le risposte cercate dai pazienti qualche riflessione ce la chiede: riflettere richiede tempo e questa sembra una trappola senza uscita. In realtà sono proprio le innovazioni del nostro tempo a venirci in aiuto. Tecnologia e abitudini contengono tutte le risposte che ci servono. Per questo la domanda da porci è: in che modo le nostre abitudini e la tecnologia che abbiamo a disposizione possono aiutarci a produrre contenuti senza sprecare energie preziose? (CONTINUA...)

Ora osserviamo il nostro stile di vita. Viviamo un tempo frammentato, fatto di piccoli momenti intensi che ci impediscono di prenderci una pausa. Questo perché gli impegni in agenda e gli stimoli che arrivano dai dispositivi elettronici non ci consentono di vivere in maniera lineare ogni singolo momento: l’interruzione è sempre compresa. E così, l’illusione del “sempre connesso” si traduce in “interruzione continua”. Il prezzo finale lo paga la nostra capacità di concentrazione, che resta l’ingrediente principale per produrre quei contenuti utili da diffondere sul web e da trasformare – come abbiamo detto all’inizio – nel nostro biglietto da visita.

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Nondimeno, se la tecnologia ci interrompe, la tecnologia ci viene anche in aiuto. Forse non potremo permetterci il lusso di avere un paio d’ore tutte per noi e senza interruzioni, ma possiamo fare in modo che ogni momento diventi buono per appuntare un’idea, fotografare la copertina di un libro che ci ha ispirato o registrare una breve nota audio per mettere subito a fuoco quel concetto prezioso che abbiamo elaborato e che nessun pezzo di carta potrebbe sintetizzare bene come la nostra voce.
Non cogliere quegli attimi preziosi equivale a perdere opportunità preziose e irripetibili, perché ogni buona idea in embrione vale oro in un mondo che sembra essere ricco solo di distrazioni.

Ecco quindi come sfruttare a nostro vantaggio la tecnologia per uscire vincenti dalla sfida della produzione di contenuti da diffondere online.

[1] Scegli un’app come alleata. Esistono centinaia di app nate con lo scopo di aiutarci ad appuntare idee. Alcune sono già contenute all’interno del nostro telefono nel momento stesso in cui lo acquistiamo, come l’app Note per iPhone e i suoi corrispettivi per Android. Oppure come l’app Evernote, nata con lo scopo preciso di aiutare l’utente a creare e organizzare le note. Per esperienza, un’app vale l’altra, giacché non sono le singole funzionalità a fare la differenza, ma la facilità e l’immediatezza d’uso. In pratica, quando abbiamo un’idea l’azione che ci porta ad afferrare lo smartphone e attivare l’app dev’essere la cosa più semplice da fare in quel momento.

[2] Un solo punto di riferimento. «Appunto tante cose, ma non mi ricordo mai dove le metto». Chi pronuncia questa frase ha la buona abitudine di appuntare idee, ma non segue la regola numero 2: appuntare tutto sempre e soltanto nello stesso posto. E questo significa utilizzare la medesima app. Inoltre oggi la maggior parte delle app per prendere appunti è disponibile su più dispositivi; proprio come accade con un programma di gestione e-mail. Questo significa che non saremo più legati al singolo oggetto fisico, ma basterà una connessione Internet perché, che si tratti di un tablet, di un computer portatile o del nostro telefono, potremo accedere alle stesse informazioni.

[3] Non dimenticarti delle letture interessanti. Pocket è un’app pensata per aiutarci a non perdere traccia di tutti quei contenuti interessanti che vediamo online, ma che non abbiamo tempo di leggere. Con un clic salva il link della pagina permettendoci di consultare in un secondo momento tutti i link che abbiamo considerato interessanti. È un’app perfetta per tutte quelle volte in cui abbiamo visto qualcosa di interessante che ci ha fatto pensare: «Lo leggo dopo con calma». Quel “dopo”, come tutti ben sappiamo, non è mai arrivato, perché quando avevamo tempo non ricordavamo più come risalire a quel contenuto.

[4] Trova un momento sacro per mettere ordine. Tutto questo lavoro di annotazione non avrebbe senso se poi non arrivasse il momento in cui le idee che abbiamo appuntato e gli approfondimenti che ci siamo ripromessi di leggere con calma non avessero il loro spazio. Qui non possiamo sfruttare la tecnologia, ma solo le sane abitudini. La capacità di dedicare anche solo mezz’ora al giorno per mettere ordine alle nostre note si tradurrà in una miniera di contenuti pronti per essere pubblicati online perché quando abbiamo le idee giuste e la concentrazione necessaria per dar loro la forma migliore tutto diventa più semplice.

Carta e penna funzionano, funzioneranno sempre, ma non sempre sono compatibili con il nostro stile di vita. Questi consigli non sono un invito a sostituire le buone abitudini che ancora ci appartengono: leggere un libro ignorando telefono e computer, appuntare su un foglio idee e progetti ecc. Sono, piuttosto, un invito a sfruttare a nostro vantaggio quei momenti che a volte sembrano inghiottirci, per ottenere il meglio anche da loro e per tradurre le nostre idee in quei contenuti utili che restano la vera benzina di ogni forma di sana comunicazione online.


Alessio Beltrami, docente di Teorie e tecniche dei nuovi media presso l’Università Bicocca di Milano, è consulente di comunicazione specializzato in Content marketing e fondatore di ContentMarketingItalia.com

Luca Mazzucchelli, psicologo e psicoterapeuta, è direttore di Psicologia contemporanea. Ha fondato il Servizio Italiano di Psicologia Online e il canale YouTube “Psicologia con Luca Mazzucchelli”. Con Giunti Psychometrics ha pubblicato il volume Fattore 1%. Piccole abitudini per grandi risultati (2019) e, con Davide Algeri e Sara Gabri, Consulenza psicologica online (2018).

Questo articolo è di ed è presente nel numero 274 della rivista. Consulta la pagina dedicata alla rivista per trovare gli altri articoli presenti in questo numero. Clicca qui