Paola A. Sacchetti

LIBRI PER LA MENTE: "La parola giusta" e "Quello che gli altri non vedono"

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quello che gli altri non.jpg QUELLO CHE GLI ALTRI NON VEDONO

Per comunicare efficacemente è necessario saper ascoltare. E Milo sa farlo. Sa essere anche un gran chiacchierone, soprattutto con la sua adorata nonna. La malattia che lo sta rendendo cieco a soli 9 anni lo ha reso un attento ascoltare e un acuto osservatore: nonna Lou lo sta allenando a usare tutti i cinque sensi, così che egli sarà in grado di cavarsela bene anche quando non vedrà più. Anzi, meglio di tutti gli altri, che usano solo la vista. Lou e Milo hanno un legame speciale, si comprendono e sostengono profondamente. Eppure, Lou non parla da anni, per scelta, come se le parole fossero diventate troppo pesanti con la perdita del marito. Ma lei e Milo comunicano davvero, lui a parole, lei scrivendo, e soprattutto con gli sguardi, gli abbracci, le carezze. Quando Sandy, la mamma di Milo, manda Lou in una residenza per anziani, Milo decide che deve trovare un modo per riportarla a casa. Poi, durante le sue visite, si accorge anche che qualcosa non va: la nonna è sempre più apatica, sente e vede cose strane… Con l’aiuto del giovane cuoco Tripi, inizia la sua indagine per capire che cosa sta accadendo agli anziani che vivono nella residenza e, scoprendo la verità, capisce anche che, per farsi ascoltare dagli adulti, è importante parlare al loro cuore.

Quello che gli altri non vedono, Virginia MacGregor - Giunti, 368 pp., 8.90 €

 

Conta sul tuo 86a06881674e8be.jpg CONTA SUL TUO CUORE

Quando il Prof. Elpidi inizia a spiegare l’esortazione di Socrate «Conosci te stesso», si accorge che nessuno dei suoi allievi si è mai posto il problema di capire chi è e cosa vuole diventare. Decide allora di coinvolgerli in un esperimento: un mese in un rifugio di montagna isolato e senza alcuna comodità, in cui ognuno dovrà scoprire chi è. Comincia così l’avventura di una classe dell’ultimo anno di liceo classico alle prese con legna da tagliare e tetti da riparare, niente acqua calda, riscaldamento e Internet. Dopo le prime rimostranze, i ragazzi iniziano a mettersi in gioco, a comunicare tra loro in modo genuino, abbandonando le maschere indossate fino a quel momento. E nell’aprirsi, con un misto di timore e fiducia, agli altri, si mostrano per la prima volta per come realmente sono, iniziano a parlarsi e ascoltarsi davvero, scoprono nuove cose di sé e piccoli e grandi segreti. In quei tentativi quasi goffi di creare ed entrare in relazioni vere, si feriscono e feriscono, chi consapevolmente, chi no, e l’esito sembra drammatico. Solo in quel momento i ragazzi riescono a ribaltare la situazione e capiscono che conoscere sé stessi e comunicare in modo onesto con sé e con gli altri permette di dare un senso alla propria vita e alle proprie relazioni.

Conta sul tuo cuore, Andrea Maggi - Giunti, 216 pp., 14 €

Questo articolo è di ed è presente nel numero 285 della rivista. Consulta la pagina dedicata alla rivista per trovare gli altri articoli presenti in questo numero. Clicca qui