Alessandra Salerno, Aurora Lena

L’amore ai tempi di Internet

Coppia e vita virtuale

È ormai noto che le relazioni familiari, a cominciare da quelle di coppia, negli ultimi decenni hanno subito vere e proprie trasformazioni. Nello specifico ambito della formazione della coppia è profondamente cambiato il tipo di contesto nel quale porre in essere i processi di corteggiamento e amoreggiamento tradizionalmente noti. Tutt’altro che freddo, impersonale o asettico, l’incontro online avviene tramite l’uso di pc, smartphone o tablet, che rientrano oggi tra gli oggetti indispensabili per la vita quotidiana di ognuno di noi. Tra dispositivo e soggetto si crea una connessione emotiva, una relazione che va oltre il semplice utilizzo del mezzo tecnologico senza alcun investimento affettivo. Anche in rete si sperimenta rabbia, si soffre, si provano appagamento, interesse, attrazione; tutto ciò ruota attorno a uno schermo che rappresenta una finestra verso il mondo relazionale e la macchina viene percepita dall’utente come un “secondo sé”. 

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Ci si trova davanti a quello che è definibile come un passaggio evolutivo nel campo delle relazioni interpersonali, e in quest’ottica anche l’innamoramento via internet è ormai all’ordine del giorno, tant’è che non ci si sorprende più troppo se alla domanda “dove vi siete incontrati?”, i due partner indicano città differenti nelle quali è avvenuto il primo contatto. Le emozioni, positive o negative, sono percepite in egual modo all’interno del mondo online e in quello offline, la differenza consiste nel modo in cui esse vengono espresse, rappresentate e vissute: si può parlare sempre più di internet come di una vera “tecnologia dell‘emozione”. 

Nella rete dell’amore


Di solito l’amoreggiamento è una combinazione di veri e propri segnali e messaggi corporei, in cui i partner comunicano attraverso gesti, sguardi d’intesa, odori, intensità espressiva e timbro della voce. Le ricerche evidenziano altri due fondamentali aspetti della comunicazione non verbale, rappresentati dalla prossemica (distanza mantenuta tra sé e l’altro e che determina diversi livelli di intimità) e dall’uso del tatto. Pertanto, mentre nell’approccio offline i soggetti della futura coppia si sentono reciprocamente attratti a livello fisico, nel mondo virtuale le fasi iniziali del processo di corteggiamento sono inafferrabili, visto che la sfera corporea è apparentemente negata. 

È importante valutare come si consolida la relazione di coppia e osservare quali strade alternative presenta l’assenza del non verbale nelle relazioni via internet. Ci si deve però discostare dalla convinzione che in rete vi sia un sé incorporeo, e indirizzare piuttosto l’attenzione sul fatto che un corpo esiste anche in questo contesto, sebbene in maniera qualitativamente differente; un corpo non effettivo ma egualmente rilevante. Il corpo costituisce infatti un elemento significativo anche nell’attrazione e nell’interazione virtuali: in internet il non verbale viene comunicato attraverso la scrittura (text-talk), che diviene lo strumento per descrivere il proprio aspetto fisico e le sensazioni a esso correlate, anche attraverso l’ampio uso delle emoticon. 
Negli studi sulle relazioni virtuali, lo stesso concetto di intimità è stato ampiamente rivisitato: nelle chat, infatti, i tempi per comunicare e interagire sono molto rapidi e ciò permette di vivere l’intimità con il proprio partner virtuale con molta più facilità e immediatezza rispetto alla vita reale. In tal modo l’ambiente Internet diviene un vero e proprio spazio entro il quale è possibile avviare uno svelamento di sé senza il timore di essere giudicati dall’interlocutore. In chat ogni gioco di seduzione passa prevalentemente per il verbale e risulta molto più simbolico e metaforico. (…continua sulla rivista)

Nella versione integrale troverai anche i seguenti paragrafi:

  • VANTAGGI E RISCHI DELL’INCONTRO ONLINE
  • DIPENDENZA DA INTERNET
  • UN LUOGO IN PIÙ

E, inoltre, i box:

  • PRO E CONTRO DEI CONTATTI VIRTUALI VS CONTATTI DI PERSONA
  • DA UNA RELAZIONE ONLINE TRANSITORIA A UNA OFFLINE DURATURA

Questo articolo è di ed è presente nel numero 258 della rivista. Consulta la pagina dedicata alla rivista per trovare gli altri articoli presenti in questo numero. Clicca qui