Matteo Lancini

I sì che aiutano a crescere in adolescenza

All'adulto, in particolare genitore o insegnante, è sempre stata assegnata una funzione di contenimento degli eccessi di vita degli adolescenti. Negli ultimi anni l'orientamento educativo soprattutto dei genitori è però cambiato, con una tendenza a legittimare molti desideri dei bambini e dei ragazzi. 

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La questione dei limiti, dei paletti, dei confini all’interno dei quali circoscrivere le esigenze di crescita dei soggetti in età evolutiva caratterizza da sempre la letteratura psicologica e i consigli educativi rivolti agli adulti e, in particolare, ai genitori dei figli che affrontano quella sorta di seconda nascita che è l’adolescenza.

Le “istruzioni per l’uso” che sottolineano come il ruolo adulto debba essere declinato attraverso la capacità di limitare le richieste degli avidi, ingordi e incontinenti adolescenti abbondano, così come la diffusione di testi che nel titolo evocano, in svariate forme, la formula sempreverde dei “no che aiutano a far crescere i figli”.

La tradizione psicologica, per non parlare di quella pedagogica, abbonda di riferimenti alla funzione contenitiva dell’adulto, anche tramite metafore tra cui emerge quella del genitore, oppure dell’insegnante o dell’educatore, come argine del fluire impetuoso del fiume in piena dell’adolescenza. (...)

Questo articolo è di ed è presente nel numero 263 della rivista. Consulta la pagina dedicata alla rivista per trovare gli altri articoli presenti in questo numero. Clicca qui