Il problema della droga può essere affrontato in base all’approccio organicistico o a quello biografico-esistenziale. In ogni caso, vi è l’esigenza di informare sul tema le persone, e i giovani in particolare. A cominciare dalla scuola.

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Le strategie oggi in campo per trovare una via di uscita dal problema della droga sono l’approccio organicistico della disintossicazione farmacologica e l’approccio biografico-esistenziale della comunità terapeutica, che appare più rispettoso dell’individuo e delle sue scelte. Pur nella loro radicale differenza, entrambe le strategie restringono il problema della droga al problema della tossicodipendenza, dove la parola più importante è “dipendenza”, in cui vengono a trovarsi quei soggetti che affidano alle droghe l’incapacità di gestire la propria esistenza.

Ma sia l’approccio organicistico sia quello biografico-esistenziale promettonodi più di quanto medici e operatori di comunità, in piena coscienza, possano davvero attendersi. Infatti, il metodo farmacologico della disintossicazione rapida non fa che ripulire i recettori senza intaccare la biografia del soggetto, che nell’assunzione della droga ha trovato l’unico modo per poter sopravvivere. Ma se l’incontro con la droga è un incontro biografico (i recettori vengono dopo), cosa farà quella biografia nello stesso contesto di vita con i recettori ripuliti? (CONTINUA SULLA RIVISTA...)

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