Alberto Pellai

Ansia e paura di volare

Anche se statisticamente gli incidenti aerei raggiungono percentuali molto basse, la paura di salire su un aereo è un fenomeno diffuso e coinvolge in vario modo almeno due persone su tre. Alcune strategie possono però aiutare ad affrontare il volo in modo più sereno.

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Con il termine di aerofobia o aviofobia intendiamo quella paura specifica che colpisce sia chi vola abitualmente, sia chi lo fa di rado o non lo ha mai fatto. Può manifestarsi con modalità e intensità molto differenti, variando da una leggera ansia che viene percepita dal soggetto durante l’intera durata di un volo o solo in una determinata fase (per esempio, al decollo o all’atterraggio), fino, a volte, all’essere così terrorizzati da non riuscire nemmeno a salire su un aereo.

La diffusione di questo problema è probabilmente superiore alla percezione pubblica. Alcune ricerche affermano che soffre di aerofobia un soggetto su tre e che il 10% della popolazione generale ha dichiarato di aver preso la decisione di non mettere mai (o mai più) piede su un aereo. Se si includono le persone che, pur volando regolarmente, lo fanno con un senso di angoscia, disagio, ansia, si arriva a dire che l’aerofobia interessa quasi un soggetto su due. Insomma è un problema che, anche se non ci riguarda direttamente, coinvolge qualcuno che vive vicino a noi.

I momenti più critici dell’esperienza di volo che più di altri fanno emergere in modo evidente un disagio anche forte sono il decollo e l’atterraggio, oltre, naturalmente, alle turbolenze scatenate da eventi metereologici quali forti venti o temporali.

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Questo articolo è di ed è presente nel numero 257 della rivista. Consulta la pagina dedicata alla rivista per trovare gli altri articoli presenti in questo numero. Clicca qui